Se stai cercando il Monologo di Sherlock tratto dalla serie “Sherlock” sei nel posto giusto!
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Trama Sherlock

Watson è un reduce della guerra in Afghanistan e deve ancora ritrovare il suo posto nella società. Quando un amico gli suggerisce di trovarsi un coinquilino con cui dividere le spese di un appartamento, si ritrova a vivere con l’eccentrico Holmes, che col passare degli anni diventerà suo compagno di avventure.


Monologo Sherlock

Sherlock

Temo di non potermi congratulare con te. Tutte le emozioni, in particolare l’amore, sono all’opposto della pura e fredda ragione che io ho sempre venerato. Un matrimonio, secondo la mia opinione, non è altro che la celebrazione di tutto ciò che è di più falso, fittizio, irrazionale, e sentimentale possa esistere in questo mondo corrotto. Oggi anticipiamo la veglia funebre che è il destino della nostra società e in un tempo avvenire, quello dell’intera nostra specie. Comunque, ora parliamo di John. Se mi sono caricato dell’onere di un collaboratore nel corso delle mie avventure, non è stato per capriccio o per amicizia ma solo per le sue ottime qualità che sottovaluta a causa della sua ossessione nei miei confronti. Anzi la mia reputazione di mente acuta e perspicace, deriva in verità dallo straordinario contrasto che John così altruisticamente mi offre. E un fatto che le spose tendando a preferire damigelle insignificanti per il loro gran giorno. C’è una certa analogia in questo. E il contrasto è dopotutto un disegno divino per sottolineare la bellezza della creazione, o lo sarebbe se Dio non fosse una semplice fantasia creata per offrire un’opportunità di carriera alle persone stupide. Quello che sto cercando di far capire e che io sono, la persona più antipatica, rude, ignorante e detestabile che chiunque possa avere la sfortuna di incontrare durante la sua vita. Sono arrogante davanti alla virtù, insensibile alla bellezza, e totalmente indifferente di fronte alla felicità. Non ho capito perché mi ha chiesto di fargli da testimone poiché non mi aspetto di essere il miglior amico di qualcuno e di certo non il migliore amico dell’uomo più coraggioso e più saggio che io abbia mai avuto la fortuna di incontrare. John, io sono un uomo ridicolo. Riscattato solo dal calore e dalla costanza della tua amicizia. Ma se tu mi consideri il tuo migliore amico, non mi congratulo con te per come scegli le tue compagnie. Ma forse dovrei farlo. Mary, quando dico che meriti quest’uomo… è il più grande complimento di cui sono capace. John, tu hai sopportato guerre, ferite, una grave perdita… sono ancora addolorato per l’ultima… e tu oggi sei seduto tra la donna che tu hai scelto per moglie e l’uomo che tu hai salvato. In pratica le due persone che ami di più al mondo. E parlo anche per Mary, quando dico che noi non ti deluderemo mai e che abbiamo una vita davanti per dimostrartelo.


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Di FeM

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