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Il processo ai Chicago 7 Trama
Nell’agosto 1968 Abbie Hoffman, Jerry Rubin, Tom Hayden, Rennie Davis, David Dellinger, Lee Weiner, John Froines e Bobby Seale si preparano a protestare alla Convention Nazionale Democratica di Chicago. Cinque mesi dopo, tutti e otto vengono arrestati e accusati di aver incitato alla rivolta. John N. Mitchell, il procuratore generale, nomina Tom Foran e Richard Schultz come procuratori, mentre tutti gli imputati, tranne Seale, sono rappresentati da William Kunstler e Leonard Weinglass. L’avvocato di Seale non può partecipare poiché è ricoverato in ospedale, il che porta il giudice Julius Hoffman a insistere che Kunstler rappresenti tutti e otto gli imputati, proposta che viene ripetutamente respinta sia da Kunstler che da Seale. Il giudice mostra un significativo pregiudizio a favore dell’accusa e inizia a rimuovere i giurati sospettati di simpatizzare con gli imputati, accusando inoltre gli imputati e i loro avvocati di molteplici oltraggi alla corte. Al processo vengono chiamati a testimoniare numerosi agenti di polizia locale sotto copertura e vari agenti dell’FBI.
Il processo ai Chicago 7 Curiosità
- Delliger nella realtà non ha mai colpito con un pugno un poliziotto durante il processo, ma è stato allontanato per aver interrotto il giudice e per aver definito l’avvocato Schultz una vipera ed un nazi.
- Abbie Hoffman faceva davvero dei comizi satirici politici sul processo, se lo si vuole ascoltare basta sentire il suo album “Wake up America”.
- Daphne O’Connor, la ragazza sotto copertura dell’FBI che fa innamorare Ruben è una invenzione del regista, nella realtà non è mai esistita.
- La lettura dei 4752 soldati morti in Vietnam è veritiera, però non è avvenuta alla fine del processo, ed nella realtà è stata letta da Dellinger.
- L’avvocato Schultz interpretato da Joseph Gordon Levitt in realtà non era simpatizzante per i chicago 7 anzi era molto fiscale.
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