Se stai cercando il Dialogo tratto dalla serie Strappare lungo i bordi sei nel posto giusto!
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Strappare lungo i bordi trama

La serie ruota attorno a un viaggio che Zerocalcare e i suoi due amici di sempre, Sarah e Secco, devono affrontare. Nel corso degli episodi si susseguono racconti e flashback della vita del protagonista, passando dagli anni delle scuole medie, a quelli del liceo, fino a tornare al presente, raccontando la sua esistenza attraverso il sarcasmo e l’ironia che contraddistinguono il personaggio. Durante il viaggio Zerocalcare cerca in tutti i modi di distrarsi da quello che la sua coscienza (un armadillo dalle sembianze antropomorfe che lo accompagna da sempre) vuole ricordargli: il motivo per cui i tre amici si stanno dirigendo in treno verso la città di Biella.


Strappare lungo i bordi Dialogo

Voce narrante: Siccome si devo usci’ de casa dopo e ventuno, il mio organismo percepisce la forza de gravità triplicata come su Giove, io pe famme forza chiedo all’armadillo:
Zero: Oh, vieni pure te? Non stamo tanto, n’oretta e poi tornamo.
Voce narrante: Lui me risponde:
Armadillo: Sì, te vai co’ la macchina, io te raggiungo cor coso… Come se chiama? Er coso, dai. Ah, sì, te raggiungo cor cazzo.


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Di FeM

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