Se stai cercando il Dialogo tratto dalla serie Strappare lungo i bordi sei nel posto giusto!
Leggi anche: Il terzo occhio volume 2 – Osamu Tezuka
Strappare lungo i bordi trama
La serie ruota attorno a un viaggio che Zerocalcare e i suoi due amici di sempre, Sarah e Secco, devono affrontare. Nel corso degli episodi si susseguono racconti e flashback della vita del protagonista, passando dagli anni delle scuole medie, a quelli del liceo, fino a tornare al presente, raccontando la sua esistenza attraverso il sarcasmo e l’ironia che contraddistinguono il personaggio. Durante il viaggio Zerocalcare cerca in tutti i modi di distrarsi da quello che la sua coscienza (un armadillo dalle sembianze antropomorfe che lo accompagna da sempre) vuole ricordargli: il motivo per cui i tre amici si stanno dirigendo in treno verso la città di Biella.
Strappare lungo i bordi Dialogo
Voce narrante: Siccome si devo usci’ de casa dopo e ventuno, il mio organismo percepisce la forza de gravità triplicata come su Giove, io pe famme forza chiedo all’armadillo:
Zero: Oh, vieni pure te? Non stamo tanto, n’oretta e poi tornamo.
Voce narrante: Lui me risponde:
Armadillo: Sì, te vai co’ la macchina, io te raggiungo cor coso… Come se chiama? Er coso, dai. Ah, sì, te raggiungo cor cazzo.
Grazie per aver letto l’articolo: clicca qui per leggerne altri!
Sei alla ricerca di un libro divertente e non opprimente da leggere? Allora smetti di cercarlo, perché l’hai trovato!
“E se sognassi Verde?” è il libro che fa per te.
Una raccolta di sogni autoconclusivi uno più stravagante dell’altro, passando dai capitoli più horror a quelli divertenti e di avventura. Un libro da leggere tutto di un fiato che vi farà appassionare.
Lo puoi trovare su Amazon cliccando qui!
.