Se stai cercando le Migliori 10 Curiosità La Casa Di Carta: la serie, sei nel posto giusto!
Clicca qui per leggere il monologo iniziale della serie
Trama La casa di carta

La casa di carta narra di un gruppo di rapinatori composto da nove persone che pianificano una super rapina alla zecca di stato spagnola a Madrid, la Fabrica Nacional de Moneda y Timbre. L’ideatore del colpo è un uomo chiamato il Professore che seleziona altri 8 componenti a cui viene dato il nome di una città: Tokyo, Mosca, Denver, Berlino, Nairobi, Rio, Helsinki ed Oslo.
La vera identità di ogni componente deve rimanere segreta e sono proibite relazioni interpersonali e sentimentali. La trama viene commentata dalla voce narrante della donna soprannominata Tokyo.
Ogni componente è stato scelto dal Professore per le sue competenze tecniche oltre che per una condizione sociale che li accomuna, ovvero essere nella condizione di non avere nulla da perdere.
Curiosità la casa di carta
- Il look di Tokyo è ispirato alla “Mathilda” interpretata da Natalie Portman in “Leon” diretto da Luc Besson nel 1995.
- Javier Gomez Santander ha rivelato che le maschere di Dalì non sarebbero state l’unica scelta possibile. Stavano considerando la possibilità di usare anche l’immagine di Don Chisciotte, per evidenziare filoni quali follia, genio e romanticismo.
- E’ la terza serie più vista su Imdb e prima serie in lingua spagnola sempre.
- Prima che si chiamasse “La Casa di Carta”, durante le riprese il titolo era “Los Desahuciados”, ovvero “I disperati”.
- Mosca (Paco Tous) doveva essere Chernobyl, Nairobi (Alba Flores) Camerun e Oslo (Roberto Garcia) Valencia. Tutte e tre le città, in realtà, sono ancora presenti nella serie come nomi in codice degli omonimi piani.
- Secondo gli autori, originariamente doveva essere il Professore il narratore della serie. Ma poi hanno ritenuto che il racconto in prima persona del suo piano, folle quanto geniale, fosse un vezzo troppo narcisistico. Allora hanno pensato a Tokyo per dare una prospettiva femminile in un ambiente prevalentemente maschile.
- Tutti i bigliettoni che vediamo sono stati stampati su carta di giornale. Ne sono stati realizzati fino a 2.600 esemplari.
- Il set degli interni della Zecca di Stato è stato usato anche per “Vis a Vis – Il prezzo del riscatto”.
- Le parti 1 e 2 sono state girate nell’edificio del Consiglio Nazionale della Ricerca Spagnolo, mente le parti 3 e 4 sono state girate in un complesso governativo chiamato “Nuovi Ministeri”.
- Alcuni membri della troupe compaiono in un cameo: è il caso di Alejandro Bazzano, regista, interpreta un medico chiurigo, e di Daniel Higueras, primo aiuto regista, nei panni di un commesso in un negozio dove entra Lisbona/Raquel Murillo (Itziar Ituño).
Grazie per aver letto l’articolo: clicca qui per leggerne altri!
Sei alla ricerca di un libro divertente e non opprimente da leggere? Allora smetti di cercarlo, perché l’hai trovato!
“E se sognassi Verde?” è il libro che fa per te.
Una raccolta di sogni autoconclusivi uno più stravagante dell’altro, passando dai capitoli più horror a quelli divertenti e di avventura. Un libro da leggere tutto di un fiato che vi farà appassionare.
Lo puoi trovare su Amazon cliccando qui!